Pittore italiano. Diplomatosi nel 1910 presso l'Accademia di Brera (dove poi
insegnò dal 1939 al 1960) nel 1914 aderì al movimento futurista.
Nel 1923 fu tra i fondatori del gruppo "Novecento", nel cui ambito
rappresentò la tendenza classicheggiante. Le sue figure femminili, le
nature morte, i ritratti, al di là dell'esplicita aspirazione
neoclassicistica, stabiliscono un'eclettica gamma di riferimenti culturali, in
parte connessi alla tradizione artistica ferrarese (
Venere innamorata,
Malinconia; Milano, Galleria d'Arte Moderna), importante la sua opera di
frescante e di mosaicista (decorazioni ed affresco per le Triennali di Milano
dal 1930 al 1940; affreschi nella chiesa del Cristo Re a Roma, in San Giorgio
Maggiore e nel Palazzo di Giustizia a Milano; grande mosaico nella basilica di
San Pietro a Roma) (Ferrara 1890 - Appiano Gentile 1972).